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Prime Esperienze

Il suo primo pompino a un Calciatore.


di cp
01.02.2024    |    593    |    4 9.4
"Ma già, a lei non piaceva fare pompini, in questi anni, pochissimi anni da sposati forse me lo aveva baciato, e non succhiato, per due, tre volte al..."
Mia moglie dopo avermi cornificato si concede tutta a me.
Sono il marito di Sissi. Mia moglie a quei tempi lavorava come commessa in un negozio d’abbigliamento. Una sera lei rientrò con un forte ritardo, non realizzai subito, ma qualcosa mi diceva di stare attento. Qualche SMS di troppo al suo cellulare, e da qualche tempo usciva per andare al lavoro più profumata del solito. Decisi di prendere un giorno di ferie e mi recai al suo posto di lavoro alla chiusura. Aspettai dietro un angolo del viale dove non poteva vedermi, la vidi uscire con un tipo parlando fitti, molto vicini………(Seppi poi che questo era un calciatore di nome Peppe)….. lui l'abbraccio e lei addirittura si appoggiò sulla spalla di lui,Iniziai a sentire freddo…si avvicinarono alla sua macchina, la vidi che lo guardava fisso negli occhi e scuoteva la testa per dire no no, qui mi può vedere qualche conoscente. Sicuramente lui le chiedeva di stare da soli in intimità. Poi si abbracciarono e si baciarono. Mi prese un colpo, morivo di gelosia, lei montò in sella al suo motorino e si allontanò. La mia era parcheggiata presso un distributore nella zona, vidi che lei si dirigeva là a fare rifornimento, si sporse per strada, guardando se ci fosse qualche conoscente nella zona, sensibilmente agitata e poi sali nella macchina di lui. Attesi a lungo, oltre tre quarti d'ora, quando fui certo che lei scese dall'auto e sali sul motorino, sono uscito da dietro il mio angolo buio e feci rientro a casa. La trovai nervosa non osava guardarmi. Io con calma feci la doccia, mi cambiai e andai in cucina a bermi una birra. Con mia sorpresa mi parlò, ti preparo un sandwich? La guardai come se avessi visto un marziano, scoppiai di botto, non resistetti. No! Preparali al tuo amico stronza! Buttai in aria tutto e mi sedetti in salotto. La sentivo singhiozzare, ma non mi fece certo desistere dal mio incazzo. Non chiesi spiegazioni, ero troppo nervoso, mi recai fuori a fumarmi l’ennesima sigaretta. La sentì entrare e chiamarmi, ti spiego tutto, per favore rientra. Per dieci minuti buoni la mandai a quel paese, poi entrai e cercai di calmarmi per non prenderla a schiaffi. Ci hai visto vero? Si! Guarda è tutto li, non è successo nulla te lo giuro, solo quello che hai visto. Cosa ti ha chiesto prima di salire in macchina? Abbassò la testa, mi ha chiesto se passavo la sera con lui, ma hai visto che ho rifiutato, non sono certo pronta per questo, e di certo un paio di corna tu non li meriti. Vi siete baciati! Sì, ma ripeto che è stato il primo e unico. Quando viene a comprare in negozio è gentile ma nulla di più….. Ma che cazzo dici? Gli gridai e ritornai nuovamente fuori accendendomi un’altra sigaretta. Mi rilassai un poco, rientrai, lei era seduta sul divano. Passando vicino mi prese per la mano, aspetta, vieni. Non con poca riluttanza mi avvicinai e mi fermai di fronte. Era all’altezza del cazzo, che le avrei volentieri ficcato in bocca. Ma già, a lei non piaceva fare pompini, in questi anni,pochissimi anni da sposati forse me lo aveva baciato, e non succhiato, per due, tre volte al massimo. Pensando che a lui lo avesse succhiato la mia rabbia aumentava. Mi prese l’altro braccio e timidamente mi tirò a se. La lasciai fare, mi avvicinai a un centimetro dal suo viso, mi baciò 1..2..3 volte intensamente. Le sue mani gia erano dentro i miei slip e quando si avvicino col suo viso togliendomi gli slip il mio cazzo le sfiorò il viso, lo prese in mano e lo baciò con calma. Si gonfiò in un secondo, prepotentemente, dritto, pronto per essere ingoiato. Come se sentisse i miei pensieri iniziò a leccarlo, con una mano mi accarezzava le palle e con l’altra gestiva il cazzo ormai completamente duro e pronto. Le sue labbra iniziarono a baciarne la cappella, la inumidivano, le leccate sempre più sicure e decise, aprì la bocca e lo ingoiò completamente. Le presi il capo e con dolcezza lo spinsi, avrei voluto spingerlo con forza, ma non mi feci sopraffare dalla rabbia. Con mia meraviglia lo ingoiò completamente, le toccava il fondo del palato, ma riuscì a completare il suo pompino e a prendersi tutto il mio succo senza fare una piega. Deglutendo alzò gli occhi e mi chiese se fosse stata brava. Si sei stata brava, proprio un gran pompino come ho sempre desiderato, ma dimmi una cosa, come fai ad esser così brava se a me non l’hai mai fatto? Ti ha insegnato lui? Mi aspettavo queste parole, si gli ho fatto solo un pompino te lo giuro….. credimi. Sissi appoggiò il viso sul mio ventre tenendo il cazzo vicino alla bocca e sentendone il suo odore. Mi inginocchiai e la baciai dolcemente. Solo allora mi resi conto che aveva ingoiato tutto il mio succo, ma non mi importava se lei aveva fatto un pompino o due, anche perché al sol pensiero di pensare a mia moglie con un altro cazzo in bocca mi fece venir un’improvvisa voglia della sua fica, del suo sapore, del suo profumo mi assalì, le stracciai il perizoma, le aprì le gambe e mi tuffai a leccargliela. Era dolce, bagnata oltremodo, assaggiai e deglutì i suoi umori. Con dei profondi sospiri mi prese la testa e mi guidò, leccai senza fermarmi sino a sentirla gemere e godere. Mi rilassai sulla fica sentendone i suoi profumi. Mi sollevai e la baciai scambiando il suo sapore. La presi in braccio e la portai in camera, non persi tempo e le infilai il cazzo nuovamente in bocca. Senza fare una piega aprì la bocca e riprese un dolce pompino facendomelo rizzare in un attimo, le leccai a fondo la fica e la scopai con forza. Mi strinse forte, e iniziò a parlare dicendomi tutte le parolacce che io avevo sempre desiderato, venne nuovamente stritolandomi tra le sue gambe. Feci per continuare ma lei mi fermò, vai in bagno e prendi l’olio dei massaggi, speravo intendesse proprio quello. Come rientrai in camera lei era già alla pecorina, il suo splendido culo pronto per essere inculato. La leccai, lubrificai abbondantemente il culo infilando prima uno e poi due dita, una bella dose anche sul cazzo e lo appoggiai nel dolce buchino. La voglia era di incularla con forza, con cattiveria, riuscì a frenarmi e spinsi dolcemente. Entrò pian piano, mi fermavo, lei si adattava e poi mi pregava di continuare. Lo spinsi tutto, per la prima volta il cazzo era completamente nel suo culo. Iniziai a muovermi dentro di lei tenendola ben ferma alla vita, gemendo iniziò a muoversi anche lei favorendo la penetrazione. La sua mano indagò la situazione nel suo culo, trovò il cazzo completamente dentro, quello che volevo amore! Così dicendo si piegò di più sul cuscino sollevando il sedere e spingendo. Mi piegai su di lei, la presi alle spalle e spinsi sempre più forte con colpi che la facevano gridare dal dolore. Mi fermai, continua amore, non fermarti, sbattimi sempre più forte. Non me lo feci certo ripetere, affondai sempre di più aprendola tutta. Venni dentro il suo culo per la prima volta. Rimanemmo abbracciati, poi mi sfilai da lei e la strinsi forte. Voglio scoparti cosi ogni sera! Si! D’ ora in poi i miei pompini non ti mancheranno, con ingoio sia chiaro! Il culo mi fa male ma mi è piaciuto, mi son sentita tua completamente, io sono tua, lo son sempre stata. Dopo cena si ripeté tutta la scena descritta sopra, con la variante che io le chiesi se potevo dire parolacce, lei non fece una piega, anzi mi invitò a sfogarmi anche verbalmente. La scopata, la leccata, pompino e inculata finale furono l’apoteosi della giornata. La mattina seguente un forte imbarazzo tra me e mia moglie scusandosi dell’ accaduto con Peppe Giustificandosi e confessandomi che l’aveva fatto per far ingelosire Pino il suo datore di lavoro……… quest’altro tradimento lo racconterò la prossima volta. So solo che dopo quest’altra confessione rincuorai mia moglie dicendogli che non c’era niente da farsi perdonare e che io ero orgoglioso di lei che mi aveva fatto passare la più bella serata della mia vita. A volte per avere tutto dalla propria donna ci vogliono le corna
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